Comunicato stampa del comune
Smaltimento acque in centro, entro l'anno il progetto della nuova condotta
Il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e l'assessore ai Lavori pubblici Leo Sestri hanno illustrato questa mattina al comandante della Capitaneria di Porto Daniele Di Guardo i contenuti dello "studio di fattibilità" della condotta di smaltimento delle acque bianche in piazza San Giovanni Battista che servirà a smaltire l'acqua piovana della zona centrale della città (oltre alla stessa piazza, sono interessate le aree intorno a via Roma e via Calatafimi).
Lo studio è stato realizzato dal dirigente del settore "Progettazione opere pubbliche", arch. Farnush Davarpanah e dall'ing. Nicola Antolini. La competenza su tutti i "sottosistemi" della città è dell'ATO 5 Marche Sud, che in questo caso ha delegato la CIIP spa, la quale a sua volta ha incaricato il Comune della progettazione dell'intervento. I tecnici stimano che entro la fine dell'anno si potrebbe arrivare al progetto esecutivo, cui seguirà il bando per i lavori. La cifra attualmente disponibile (stanziata dalla CIIP spa) è di 800 mila euro.
L'intervento ipotizza la realizzazione di un "canale scolmatore" di cemento in grado di convogliare le acque piovane della zona centrale della città all'interno del bacino portuale, in modo da ridurre gli afflussi alla fognatura, che attualmente presenta problemi di smaltimento, visto che raccoglie sia le acque nere sia quelle bianche. Nello studio si è considerata tutta la zona tra il torrente Albula e il confine nord del Comune. Questo bacino, di 150 ettari circa (un milione e mezzo di metri quadrati), è stato diviso in tre aree diverse in base all'andamento delle fognature esistenti, e l'area dell'intervento previsto è la parte più centrale, di 35-40 ettari. È la parte della città che non ha fossi ed è oltretutto penalizzata dalla presenza del porto e della ferrovia che fungono da "tappi". A questo si aggiunge l'afflusso di acqua piovana dalle colline. Va peraltro ricordato che alcuni degli allagamenti che si verificano in occasione delle piogge dipendono da cattive "urbanizzazioni", ovvero dalla mancata realizzazione delle fognature da parte dei privati che hanno edificato negli anni.
All'incontro di stamane, oltre al sindaco, all'assessore Sestri e al comandante Di Guardo, hanno preso parte l'ing. Giulio Felicetti della CIIP spa, in quanto "responsabile del procedimento", il prof. Alessandro Mancinelli, consulente della CIIP, docente all'Università Politecnica delle Marche, che ha fornito ai tecnici comunali i dati sulle precipitazioni in base ai quali è stato redatto lo studio di fattibilità, e i tecnici Davarapanah e Antolini. Il procedimento viene gestito interamente dalla CIIP, che tra le altre cose dovrà convocare una "conferenza dei servizi" dopo la redazione del progetto preliminare. Tra gli altri enti che vi prenderanno parte, anche il Genio Civile Opere Marittime di Ancona e le Ferrovie dello Stato.
Lo studio è stato realizzato dal dirigente del settore "Progettazione opere pubbliche", arch. Farnush Davarpanah e dall'ing. Nicola Antolini. La competenza su tutti i "sottosistemi" della città è dell'ATO 5 Marche Sud, che in questo caso ha delegato la CIIP spa, la quale a sua volta ha incaricato il Comune della progettazione dell'intervento. I tecnici stimano che entro la fine dell'anno si potrebbe arrivare al progetto esecutivo, cui seguirà il bando per i lavori. La cifra attualmente disponibile (stanziata dalla CIIP spa) è di 800 mila euro.
L'intervento ipotizza la realizzazione di un "canale scolmatore" di cemento in grado di convogliare le acque piovane della zona centrale della città all'interno del bacino portuale, in modo da ridurre gli afflussi alla fognatura, che attualmente presenta problemi di smaltimento, visto che raccoglie sia le acque nere sia quelle bianche. Nello studio si è considerata tutta la zona tra il torrente Albula e il confine nord del Comune. Questo bacino, di 150 ettari circa (un milione e mezzo di metri quadrati), è stato diviso in tre aree diverse in base all'andamento delle fognature esistenti, e l'area dell'intervento previsto è la parte più centrale, di 35-40 ettari. È la parte della città che non ha fossi ed è oltretutto penalizzata dalla presenza del porto e della ferrovia che fungono da "tappi". A questo si aggiunge l'afflusso di acqua piovana dalle colline. Va peraltro ricordato che alcuni degli allagamenti che si verificano in occasione delle piogge dipendono da cattive "urbanizzazioni", ovvero dalla mancata realizzazione delle fognature da parte dei privati che hanno edificato negli anni.
All'incontro di stamane, oltre al sindaco, all'assessore Sestri e al comandante Di Guardo, hanno preso parte l'ing. Giulio Felicetti della CIIP spa, in quanto "responsabile del procedimento", il prof. Alessandro Mancinelli, consulente della CIIP, docente all'Università Politecnica delle Marche, che ha fornito ai tecnici comunali i dati sulle precipitazioni in base ai quali è stato redatto lo studio di fattibilità, e i tecnici Davarapanah e Antolini. Il procedimento viene gestito interamente dalla CIIP, che tra le altre cose dovrà convocare una "conferenza dei servizi" dopo la redazione del progetto preliminare. Tra gli altri enti che vi prenderanno parte, anche il Genio Civile Opere Marittime di Ancona e le Ferrovie dello Stato.
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